gestione del distacco Archivi - Elena Ferrari Rinascere donna Fri, 02 Aug 2019 09:17:34 +0000 it-IT hourly 1 https://mentallifting.com/wp-content/uploads/2022/05/cropped-favicon-32x32.png gestione del distacco Archivi - Elena Ferrari 32 32 207833118 Adolescenti alla scoperta del mondo tra voglia di libertà e di crescita https://mentallifting.com/adolescenti-alla-scoperta-del-mondo-tra-voglia-di-liberta-e-di-crescita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=adolescenti-alla-scoperta-del-mondo-tra-voglia-di-liberta-e-di-crescita https://mentallifting.com/adolescenti-alla-scoperta-del-mondo-tra-voglia-di-liberta-e-di-crescita/#respond Mon, 05 Aug 2019 08:15:46 +0000 https://mentallifting.com/?p=3677 In un precedente articolo vi ho parlato delle prime vacanze da soli per i vostri bambini, oggi voglio affrontare lo stesso argomento ma dal punto di vista degli adolescenti. Presto o tardi arriva il momento in cui i ragazzi non vogliono più trascorrere tutte le vacanze estive con i genitori e chiedono di fare un...

L'articolo Adolescenti alla scoperta del mondo tra voglia di libertà e di crescita proviene da Elena Ferrari.

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In un precedente articolo vi ho parlato delle prime vacanze da soli per i vostri bambini, oggi voglio affrontare lo stesso argomento ma dal punto di vista degli adolescenti. Presto o tardi arriva il momento in cui i ragazzi non vogliono più trascorrere tutte le vacanze estive con i genitori e chiedono di fare un viaggio con gli amici o di restare a casa da soli o andare in vacanza con ragazza/ragazzo di cui sono innamorati.

L’estate è solitamente il periodo in cui i figli adolescenti vogliono sperimentare maggiore libertà anche nelle relazioni di coppia. I primi amori rappresentano esperienze molto importanti per i ragazzi: il passaggio verso un maggiore distacco dalla famiglia e la voglia di mettersi in gioco anche nelle relazioni affettive. Per i più grandi quindi, è normale desiderare di trascorrere una parte delle vacanze in coppia e questo può creare ansie e preoccupazioni in mamma e papà.

Adolescenti e genitori un rapporto non sempre facile

Talvolta, questo bisogno di indipendenza può diventare fonte di conflitti e litigi in famiglia. Il ruolo dei genitori, soprattutto in queste fasi evolutive, non è semplice, perché dobbiamo essere presenti, offrire continuità, sostenere la loro crescita e mantenere sempre il dialogo e la fiducia a dispetto delle nostre ansie e paure.

Per mamma e papà può essere difficile accogliere subito le richieste dei ragazzi, sperimentiamo emozioni ambivalenti e di certo tante sono le nostre ansie e le preoccupazioni. Inutile far finta di niente: possiamo essere i genitori più aperti e libertari del mondo, ma quando nostro figlio, o nostra figlia adolescente, parte per la prima volta da solo, il cuore ci si riempie di preoccupazione. Non significa necessariamente che non abbiamo fiducia in loro, il più delle volte, non ci fidiamo del mondo che viviamo e delle sue “insidie”. Che sono tante, ma in fondo non così diverse da quelle che abbiamo affrontato noi alla loro età.

Il senso del viaggio per i gli adolescenti

Nell’immaginario giovanile, il viaggio o la vacanza senza genitori ha il medesimo significato simbolico di quello che un tempo erano i rituali di iniziazione che separavano l’infanzia dall’età adulta. Il viaggio non significa solo poter godere di una libertà a 360 gradi, mai avuta prima, ma un momento di crescita, il bisogno di dimostrare a se stessi, e agli adulti, che si è capaci di prendere decisioni e di provvedere ai propri bisogni. In poche parole, l’importanza di questa esperienza va oltre i desideri, pur comprensibili, di divertirsi senza limiti, poter decidere dove andare, cosa mangiare, a che ora dormire.

Come comportarsi di fronte alla richiesta dei figli?

Bisogna affrontare con serenità il loro bisogno di mettersi alla prova ed esplorare il mondo. Questo non significa lasciare completamente il controllo ai ragazzi, ma cercate di arrivare ad una soluzione condivisa, anche se può essere complicato, dando anche dei limiti quando necessario.

Se sono ancora minorenni, anzichè vietare a priori questa esperienza, si può optare per viaggi organizzati o campi estivi che offrono l’occasione per stare in mezzo alla natura, fare sport, seguire corsi di lingua, laboratori teatrali o di musica. Ricorrere a queste soluzioni più soft può rappresentare un buon compromesso per genitori e ragazzi.

Può non essere facile arrivare ad un accordo condiviso ma è importante che vi mostriate sereni e fiduciosi rispetto ai loro desideri, stabilendo però anche delle condizioni importanti e non negoziabili, così da pianificare una vacanza che metta tutti d’accordo.

Pretendiamo che ci diano le notizie essenziali del loro viaggio: non è obbligatorio sentirsi tutti i giorni, ma qualunque genitore si spaventa se non ha notizie dei figli per troppi giorni.

I ragazzi di oggi sono molto informati ma è bene ugualmente ricordare loro i rischi delle malattie sessualmente trasmissibili e raccomandare l’uso del preservativo. Che ci piaccia o no, stiamo parlando dell’età nella quale il sesso entra nelle loro vite.

Non subissateli di prediche riguardo i pericoli sull’uso di alcool e droghe, purtroppo lasciano spesso il tempo che trovano. Insistere su questi argomenti può essere letto dagli adolescenti come una mancanza di fiducia e ottenere l’effetto opposto. Ricordiamoci sempre che poche cose stimolano un’adolescente come infrangere le regole.

Hai bisogno di un consiglio? Vuoi prendere un appuntamento? Contattami alla mail: elena.ferrari@mentallifting.com.

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Il mio bambino va in vacanza da solo https://mentallifting.com/il-mio-bambino-va-in-vacanza-da-solo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-mio-bambino-va-in-vacanza-da-solo https://mentallifting.com/il-mio-bambino-va-in-vacanza-da-solo/#respond Mon, 08 Jul 2019 07:42:04 +0000 https://mentallifting.com/?p=3653 La prima vacanza del bambino senza genitori è un momento importante per tutta la famiglia: da un lato il piccolo affronta per la prima volta un’esperienza in totale autonomia, dall’altro i genitori vivono, per la prima volta il distacco dal bambino. Un bambino che parte da solo sviluppa una maggiore autonomia, perché è costretto ad...

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La prima vacanza del bambino senza genitori è un momento importante per tutta la famiglia: da un lato il piccolo affronta per la prima volta un’esperienza in totale autonomia, dall’altro i genitori vivono, per la prima volta il distacco dal bambino.

Un bambino che parte da solo sviluppa una maggiore autonomia, perché è costretto ad imparare a cavarsela, sia nella gestione delle cose pratiche, sia nella gestione delle proprie emozioni. In estate si ampliano le possibilità di fare esperienze che permettono al bambino di entrare in contatto con nuove realtà: campus estivi, campeggi, gite e colonie.

Questi allontanamenti sono esperienze e tappe importanti e positive ma, se gestite male, potrebbero addirittura rappresentare un ostacolo all’acquisizione di indipendenza e soprattutto di autonomia. Per affrontare al meglio la prima vacanza da solo del bambino, ecco i miei consigli.

Gestire il distacco

È la cosa più difficile per entrambi e dipende da come il bambino l’ha sperimentato in famiglia sin dall’infanzia. Qui gioca un ruolo importante il genitore che deve dare fiducia, ascoltare i suoi bisogni, i suoi desideri e le sue esigenze. Per il bambino esplorare il mondo che lo circonda è una tappa molto importante, per se stesso e anche in relazione agli altri. È fondamentale che i genitori siano pronti a vivere il distacco in modo sano: se il bambino avverte delle tensioni è probabile che di riflesso vivrà il viaggio come una costrizione, qualcosa di negativo di cui avere paura.

Preparate in anticipo il vostro bambino, è importante descrivere e parlare dell’esperienza che si appresterà a vivere e ricordategli che ci sarà sempre la possibilità di comunicare con i genitori in caso di necessità.

Una delle difficoltà che vi troverete ad affrontare sarà quella di scegliere l’esperienza più opportuna e meno traumatica per vostro figlio. Un elemento importante è quello della scelta del gruppo a cui partecipare: deve essere omogeneo per età e competenze, troppa differenza d’età potrebbe creare non pochi problemi nel bambino.

bambino in vacanza da solo

Le proposte sono tante, quale scegliere?

Alcune delle esperienze maggiormente utili per sperimentare la prima vacanza da solo, sono le colonie estive e i campeggi scout. Entrambi presuppongono che i piccoli vengano suddivisi in gruppi omogenei per età e che vengano loro assegnati dei compiti per raggiungere degli obiettivi comuni. Questo aspetto è particolarmente importante per il bambino, che sperimenterà il concetto di aggregazione in un gruppo di pari. Inoltre, un’organizzazione ben strutturata gli permetterà di sentirsi protetto anche lontano dall’ambiente familiare.

Quali sono i vantaggi per il bambino?

Per i più grandi indubbiamente è evidente il vantaggio della convivenza con i coetanei, della scoperta di un posto nuovo, lontano da quelli abituali, della sperimentazione di una propria autonomia e indipendenza dai genitori. Oltre che all’opportunità di apprendere una lingua straniera, scoprire aspetti della natura, imparare uno sport ecc.

Per i più piccoli il vantaggio è essenzialmente quello di proseguire sulla strada della sperimentazione, della manipolazione, della creatività, con il sostegno di educatori formati e grazie alla partecipazione ad attività libere, preferibilmente all’aria aperta.

Inoltre non è da sottovalutare che il bambino che partecipa a un campo estivo non trascorrerà tutto il giorno davanti alla televisione o ai videogames, con grande benefico per la sua salute.

Tuttavia è bene non forzare il bambino a partire per andare qualche giorno lontano da casa: si tratta pur sempre di una vacanza e deve essere vissuta con entusiasmo e un pizzico di avventura. A differenza, infatti, di quanto si potrebbe pensare, non esiste un’età in cui un bimbo possa o meno partire senza mamma e papà, esiste, piuttosto, un’età “psicologica”, che solo i genitori conoscono. Forzarlo ad affrontare una simile prova, sarebbe sbagliato e controproducente. Meglio evitare e aspettare se ci si rende conto che l’esperienza è vissuta dal bambino in modo eccessivamente conflittuale.

Hai bisogno di un consiglio? Vuoi prendere un appuntamento? Contattami alla mail: elena.ferrari@mentallifting.com.

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