depressione Archivi - Elena Ferrari Rinascere donna Tue, 08 Oct 2019 08:34:00 +0000 it-IT hourly 1 https://mentallifting.com/wp-content/uploads/2022/05/cropped-favicon-32x32.png depressione Archivi - Elena Ferrari 32 32 207833118 Quando la caduta dei capelli è psicosomatica https://mentallifting.com/quando-la-caduta-dei-capelli-e-psicosomatica/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=quando-la-caduta-dei-capelli-e-psicosomatica https://mentallifting.com/quando-la-caduta-dei-capelli-e-psicosomatica/#respond Tue, 08 Oct 2019 08:33:59 +0000 https://mentallifting.com/?p=3733 Simbolicamente i capelli rappresentano l’energia che fluisce e si associano alla forza vitale, psichica e spirituale. Simbolo di libertà di forza e di potenza, la perdita dei capelli rappresenta il polo opposto e può assumere diversi significati: evoca conflitti che riguardano lutti, perdite, rinunce, sacrifici. I capelli sono il simbolo della femminilità e della seduzione...

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Simbolicamente i capelli rappresentano l’energia che fluisce e si associano alla forza vitale, psichica e spirituale.

Simbolo di libertà di forza e di potenza, la perdita dei capelli rappresenta il polo opposto e può assumere diversi significati: evoca conflitti che riguardano lutti, perdite, rinunce, sacrifici. I capelli sono il simbolo della femminilità e della seduzione nella donna e della virilità nell’uomo, perciò la loro perdita può essere vissuta molto male.

Per questo è importante capire ed elaborare i vissuti emotivi connessi alla perdita dei capelli e, come questi, si ripercuotano sul contesto di vita della persona: l’alopecia, infatti, potrebbe comportare un senso di imbarazzo, vergogna e perdita di autostima.

Come si riconosce il paziente psicosomatico che soffre d’alopecia?

L’alopecia può presentarsi in qualsiasi zona del corpo in cui ci siano dei peli, ma sul cuoio capelluto è più evidente e crea un disagio psicologico maggiore.

Nell’adulto l’alopecia è prevalentemente connessa con il senso di perdita di sé stessi, qualcosa ha fatto perdere un pezzo di identità. Spesso segue ad una esperienza affettiva traumatica e questo è evidente specie nei bambini, quando perdono figure di riferimento.

Tra le cause dell’alopecia possiamo individuare quelle genetiche, ormonali, alimentari, chimico-farmacologiche, psico-sociali.

Tra le cause psicosociali troviamo, infatti, l’alopecia da stress e l’alopecia causata da shock traumatici o fenomeni depressivi. Ritmi di lavoro e di vita innaturali, e una società piena di solitudine esistenziale, aumentano il tasso di sofferenza nei singoli e nella collettività. Molte persone entrano in crisi e i loro problemi psicologici potrebbero manifestarsi anche sotto forma di perdita dei capelli.

Il significato simbolico dei capelli

Il capello, inteso come filo (conduttore, riferimento), rappresenta i nostri legami affettivi. La caduta, i capelli che si assottigliano, che si spezzano, sono sintomo di una sofferenza profonda data dalla rottura di un legame che ci creava sicurezza e dava conforto, attenzioni e riempiva il vuoto esistenziale.

Quindi una perdita di capelli uniforme su tutto il capo, più nella parte frontale, è direttamente collegata ad una perdita di sicurezza su tutti i fronti e un senso di smarrimento e vuoto.

È la mancanza (anche solo come impressione e non necessariamente effettiva) di una radice bel salda. Il bulbo pilifero si atrofizza quando la nostra convinzione è quella che le nostre radici si siano atrofizzate e che non ci sia niente e nessuno su cui poter contare.

Caduta dei capelli in psicosomatica

I capelli che cadono possono anche rappresentare tracce vitali del passaggio di un soggetto che percepisce come insignificante la propria esistenza, e lascia quindi una prova, un segno per gli altri. Oppure, in età avanzata, nei momenti di depressione, dopo una separazione affettiva o dopo un lutto i capelli che cadono esprimono la volontà di andare via, lasciare il nostro corpo, insieme ai ricordi più spiacevoli e ai legami ad essi correlati.

In molti casi poi, la psicosomatica indica nella perdita dei capelli un tentativo inconscio di fare “piazza pulita” dei problemi, con la voglia di tornare bambini. Un desiderio che si può estrinsecare anche in gesti plateali e clamorosi, come spezzarsi o strapparsi i capelli.

I capelli possono anche cadere nel caso in cui un soggetto sia particolarmente angosciato dalle novità, o da una innovazione che arriva a sconvolgere determinati equilibri psichici o di status, come ad esempio l’arrivo di un fratellino, un trasferimento di città, un cambio di mansione sul lavoro.

La cura supplementare

L’approccio psicosomatico all’alopecia, da solo, non permette mai di sbarazzarsi del tutto del problema dell’alopecia. La nostra chioma ha bisogno di una buona cura delicata sia dall’esterno che dall’interno. Ecco i miei consigli:

  • arricchite la vostra dieta con la frutta e verdura fresca, mangiate regolarmente la carne bianca e pesce, frutti di mare, cereali, latticini fermentati
  • coccolate la chioma con le maschere, sia professionali che preparate a casa secondo le ricette della medicina popolare, usando oli naturali, vitamine, estratti vegetali
  • per la cura quotidiana usate solo shampoo e balsami delicati, di qualità, pensati per capelli secchi, danneggiati ed indeboliti
  • se avete le ciocche lunghe e le radici indebolite, vi consiglio di fare un taglio più corto: spesso tagliare i capelli salva dalla calvizie totale.

Hai bisogno di un consiglio? Vuoi prendere un appuntamento? Contattami alla mail: elena.ferrari@mentallifting.com.

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La tecnica EMDR nel trattamento del disturbo depressivo https://mentallifting.com/la-tecnica-emdr-nel-trattamento-del-disturbo-depressivo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-tecnica-emdr-nel-trattamento-del-disturbo-depressivo https://mentallifting.com/la-tecnica-emdr-nel-trattamento-del-disturbo-depressivo/#respond Tue, 01 Oct 2019 11:00:51 +0000 https://mentallifting.com/?p=3728 Avete mai sentito parlare di EMDR? Sono sicura che molti di voi non conoscono questa tecnica usata in particolare per affrontare, e superare psichicamente, esperienze traumatiche o stressanti di vario genere che possono causare diversi disturbi di origine psicologica. Quindi vi dico, in sintesi, di cosa si tratta. Che cos’è il metodo EMDR Iniziamo dal...

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Avete mai sentito parlare di EMDR? Sono sicura che molti di voi non conoscono questa tecnica usata in particolare per affrontare, e superare psichicamente, esperienze traumatiche o stressanti di vario genere che possono causare diversi disturbi di origine psicologica. Quindi vi dico, in sintesi, di cosa si tratta.

Che cos’è il metodo EMDR

Iniziamo dal nome: EMDR è un acronimo che, tradotto in italiano sta per desensibilizzazione e rielaborazione tramite i movimenti oculari e serve a favorire la rielaborazione dell’esperienza, emotiva e cognitiva, in modo simile a quanto avviene nella fase REM del sonno.

In pratica la tecnica dell’EMDR, ideata da Francine Shapiro nel 1989, consente di individuare alcuni ricordi o immagini in qualche modo stressanti, su cui viene effettuato un lavoro di desensibilizzazione e di rielaborazione attraverso la stimolazione del movimento oculare o del tapping (tamburellamento sulle gambe).

In questo modo è possibile aiutare il paziente ad affrontare e superare in modo più sereno, tranquillo e decisamente adeguato, le situazioni stressanti e traumatiche che hanno dato origine al sintomo. Questo approccio mi ha permesso di intervenire molto positivamente con persone affette da depressione.

Quando è possibile parlare di depressione?

La depressione è un sintomo assai complesso che affligge sempre più persone nel mondo occidentale; per questo si ricorre maggiormente alla psicoterapia. Si caratterizza per un basso tono dell’umore, costante e perdurante nel tempo, non facilmente modificabile da eventi esterni.

Si possono distinguere due forme di depressione:

  • La depressione di tipo reattivo: ha un’origine precisa e puntuale, per esempio a seguito di un lutto o un evento doloroso o di un importante cambiamento del ciclo di vita (il pensionamento, la nascita di un figlio, l’uscita dei figli adulti da casa, etc.)
  • La depressione di tipo endogena: si manifesta in modo spesso meno evidente ma più persistente nel tempo senza un motivo apparente.

I depressi spesso non sono in grado di portare a termine le attività quotidiane e non traggono piacere da attività che in precedenza davano loro piacere. Si sentono in colpa e si considerano gli unici responsabili di problemi di comunicazione e di relazione a casa e al lavoro.

Le persone depresse si preoccupano eccessivamente per il futuro, hanno pensieri negativi/distruttivi su sé stessi, sulla vita e sulle persone che sono loro accanto. Questi i sintomi più comuni, ma la depressione si presenta con un’ampia varietà di quadri clinici interconnessi tra loro (ansia, panico, tic, balbuzie, disturbi alimentari etc.), più o meno complessi e di diversi livelli di gravità- intensità e pervasività.

Per questo è bene rivolgersi a uno psicoterapeuta perché possa essere fatta una diagnosi precisa e valutare insieme una possibile psicoterapia efficace.

Obiettivi della psicoterapia

  • Nella depressione di tipo reattivo: individuare la causa che ha dato origine alla sintomatologia è il primo passo verso una possibile guarigione.
  • Nella depressione di tipo endogena, il percorso è più complesso in quanto il depresso fatica a fidarsi di un interlocutore esterno, tende a svalutare ogni intervento che gli si propone, si scoraggia facilmente; è possibile comunque affrontare e superare la depressione, dandosi del tempo e affidandosi a uno psicoterapeuta valido e preparato di cui piano piano è possibile fidarsi e a cui affidarsi.

Terapia EMDR e depressione

L’EMDR permette di desensibilizzare i ricordi e i pensieri negativi per metabolizzare traumi del passato, comportamenti o idee negative. L’EMDR offre quindi una via rapida e non invasiva per eliminare nel profondo i sintomi legati ad eventi passati che non sono stati metabolizzati psichicamente. Stimolando il cervello da destra a sinistra e da sinistra a destra (attraverso lo sguardo, la voce o il tocco) si sblocca l’evento traumatico rimasto intrappolato nella psiche e si riattivare il naturale sistema di auto guarigione del cervello.

La terapia EMDR (quando è condotta bene) è molto più efficace, arriva molto oltre e più profondamente della psicoanalisi: attiva un normale processo di guarigione, consente di alleviare il dolore acuto causato da un trauma passato per poi permettere di capire, con un percorso di terapia tradizionale, in maniera più approfondita, le conseguenze di quell’evento sulla propria vita.

Hai bisogno di un consiglio? Vuoi prendere un appuntamento? Contattami alla mail: elena.ferrari@mentallifting.com.

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Bassa autostima? 6 modi per porvi rimedio https://mentallifting.com/bassa-autostima-6-modi-per-porvi-rimedio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bassa-autostima-6-modi-per-porvi-rimedio https://mentallifting.com/bassa-autostima-6-modi-per-porvi-rimedio/#respond Tue, 17 Sep 2019 09:39:02 +0000 https://mentallifting.com/?p=3721 Nel precedente articolo vi ho parlato di come, una corretta autostima si sviluppa già a partire dall’infanzia e dell’importanza che la scuola ha in questo processo. Oggi vi voglio parlare della mancanza di autostima negli adulti e di come fare per porvi rimedio. Cosa significa avere una bassa autostima? Sappiamo che, avere una buona autostima...

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Nel precedente articolo vi ho parlato di come, una corretta autostima si sviluppa già a partire dall’infanzia e dell’importanza che la scuola ha in questo processo. Oggi vi voglio parlare della mancanza di autostima negli adulti e di come fare per porvi rimedio.

Cosa significa avere una bassa autostima?

Sappiamo che, avere una buona autostima significa avere fiducia in se stessi, nella vita e nelle proprie capacità, indipendentemente dal giudizio altrui e dagli avvenimenti esterni. Purtroppo, però, a causa di esperienze negative e situazioni particolari vissute nell’infanzia, non sono rari i casi di bassa autostima. Queste persone, spesso, ricercano all’esterno, anche da adulti, un senso di appartenenza che, purtroppo, sarà difficile trovare realmente. Quello che manca, in questi casi, è un senso di protezione che derivi dall’interno e che non può essere creato da altri.

Come rimediare?

Le conseguenze dell’avere poca autostima possono interessare non solo le nostre emozioni, ma anche la nostra salute e la nostra vita. Una bassa autostima è un ostacolo per raggiungere il successo in ambito professionale, ci danneggia nello studio e nella vita personale, così come nel relazionarci con gli altri. Inoltre, può causare tristezza, malinconia, depressione, timidezza e altri sentimenti negativi.

Il primo modo per accrescere la propria autostima è conoscersi. Chi è consapevole delle proprie modalità di pensiero e azione, infatti, riesce a tenere sotto controllo anche i propri lati oscuri e a non agire sempre con il pilota automatico. Ad esempio, una persona che si conosce bene, potrebbe rendersi conto di provare antipatia nei confronti di un altro, non perché questi sia effettivamente una persona sgradevole ma perché, ad esempio, prova invidia verso i suoi successi.

Evitare i paragoni, con le cose e con le persone che ci circondano. Ci saranno sempre persone che hanno più di successo di noi, o che ne avranno di più, per questo è importante non vivere a seconda della vita che altri individui conducono o paragonandoci a loro o prefiggendoci i loro stessi obiettivi. Dobbiamo avere una nostra identità e creare progetti di vita personali.

Un altro modo di migliorare il problema dell’autostima è cambiare il modo di pensare, trasformando il negativo in positivo. Ci sono sempre degli ostacoli e dei problemi difficili da risolvere nella vita, ma possono essere affrontati come un insegnamento per il lungo cammino che dobbiamo percorrere.

L’accettazione è fondamentale per migliorare e per sentirci meglio con noi stessi. Dobbiamo accettare il nostro corpo, il nostro modo di essere e quello che abbiamo. Un ulteriore modo di superare le paure interne è di aumentare l’amore per sé stessi è quello di creare un progetto di vita, una strategia personale per poter aumentare la bassa autostima che abbiamo.

Molte persone vivono la loro vita cercando di compiacere gli altri per ricevere il più possibile consensi e validazione. Tutto ciò deriva dal bisogno di essere amati. Non c’è nulla di male nel desiderare una conferma positiva dall’esterno su ciò che si è o su ciò che si fa, il problema nasce quando questo diventa un elemento centrale nel determinare il proprio valore come persona. Dare la priorità al giudizio altrui nelle nostre scelte e nei nostri comportamenti ci porta inevitabilmente a confusione, incapacità di esprimerci liberamente e a nasconderci.

Poiché gran parte della nostra autostima è influenzata dalle nostre relazioni: è fondamentale circondarsi di persone che ci facciano stare bene e allontanare chi, al contrario, ci fa del male. Trovare persone che sono disposte a starci vicino, ascoltarci, sostenerci e che ci possano accettare sia nei nostri pregi che nei nostri difetti può rivoluzionare anche il modo in cui entriamo in contatto con noi stessi. Allo stesso tempo è necessario allontanare dalla nostra vita chi ci ferisce, chi consuma la nostra energia e ci impedisce di crescere.

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