cambiamento Archivi - Elena Ferrari Rinascere donna Tue, 17 Sep 2019 09:39:04 +0000 it-IT hourly 1 https://mentallifting.com/wp-content/uploads/2022/05/cropped-favicon-32x32.png cambiamento Archivi - Elena Ferrari 32 32 207833118 Bassa autostima? 6 modi per porvi rimedio https://mentallifting.com/bassa-autostima-6-modi-per-porvi-rimedio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bassa-autostima-6-modi-per-porvi-rimedio https://mentallifting.com/bassa-autostima-6-modi-per-porvi-rimedio/#respond Tue, 17 Sep 2019 09:39:02 +0000 https://mentallifting.com/?p=3721 Nel precedente articolo vi ho parlato di come, una corretta autostima si sviluppa già a partire dall’infanzia e dell’importanza che la scuola ha in questo processo. Oggi vi voglio parlare della mancanza di autostima negli adulti e di come fare per porvi rimedio. Cosa significa avere una bassa autostima? Sappiamo che, avere una buona autostima...

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Nel precedente articolo vi ho parlato di come, una corretta autostima si sviluppa già a partire dall’infanzia e dell’importanza che la scuola ha in questo processo. Oggi vi voglio parlare della mancanza di autostima negli adulti e di come fare per porvi rimedio.

Cosa significa avere una bassa autostima?

Sappiamo che, avere una buona autostima significa avere fiducia in se stessi, nella vita e nelle proprie capacità, indipendentemente dal giudizio altrui e dagli avvenimenti esterni. Purtroppo, però, a causa di esperienze negative e situazioni particolari vissute nell’infanzia, non sono rari i casi di bassa autostima. Queste persone, spesso, ricercano all’esterno, anche da adulti, un senso di appartenenza che, purtroppo, sarà difficile trovare realmente. Quello che manca, in questi casi, è un senso di protezione che derivi dall’interno e che non può essere creato da altri.

Come rimediare?

Le conseguenze dell’avere poca autostima possono interessare non solo le nostre emozioni, ma anche la nostra salute e la nostra vita. Una bassa autostima è un ostacolo per raggiungere il successo in ambito professionale, ci danneggia nello studio e nella vita personale, così come nel relazionarci con gli altri. Inoltre, può causare tristezza, malinconia, depressione, timidezza e altri sentimenti negativi.

Il primo modo per accrescere la propria autostima è conoscersi. Chi è consapevole delle proprie modalità di pensiero e azione, infatti, riesce a tenere sotto controllo anche i propri lati oscuri e a non agire sempre con il pilota automatico. Ad esempio, una persona che si conosce bene, potrebbe rendersi conto di provare antipatia nei confronti di un altro, non perché questi sia effettivamente una persona sgradevole ma perché, ad esempio, prova invidia verso i suoi successi.

Evitare i paragoni, con le cose e con le persone che ci circondano. Ci saranno sempre persone che hanno più di successo di noi, o che ne avranno di più, per questo è importante non vivere a seconda della vita che altri individui conducono o paragonandoci a loro o prefiggendoci i loro stessi obiettivi. Dobbiamo avere una nostra identità e creare progetti di vita personali.

Un altro modo di migliorare il problema dell’autostima è cambiare il modo di pensare, trasformando il negativo in positivo. Ci sono sempre degli ostacoli e dei problemi difficili da risolvere nella vita, ma possono essere affrontati come un insegnamento per il lungo cammino che dobbiamo percorrere.

L’accettazione è fondamentale per migliorare e per sentirci meglio con noi stessi. Dobbiamo accettare il nostro corpo, il nostro modo di essere e quello che abbiamo. Un ulteriore modo di superare le paure interne è di aumentare l’amore per sé stessi è quello di creare un progetto di vita, una strategia personale per poter aumentare la bassa autostima che abbiamo.

Molte persone vivono la loro vita cercando di compiacere gli altri per ricevere il più possibile consensi e validazione. Tutto ciò deriva dal bisogno di essere amati. Non c’è nulla di male nel desiderare una conferma positiva dall’esterno su ciò che si è o su ciò che si fa, il problema nasce quando questo diventa un elemento centrale nel determinare il proprio valore come persona. Dare la priorità al giudizio altrui nelle nostre scelte e nei nostri comportamenti ci porta inevitabilmente a confusione, incapacità di esprimerci liberamente e a nasconderci.

Poiché gran parte della nostra autostima è influenzata dalle nostre relazioni: è fondamentale circondarsi di persone che ci facciano stare bene e allontanare chi, al contrario, ci fa del male. Trovare persone che sono disposte a starci vicino, ascoltarci, sostenerci e che ci possano accettare sia nei nostri pregi che nei nostri difetti può rivoluzionare anche il modo in cui entriamo in contatto con noi stessi. Allo stesso tempo è necessario allontanare dalla nostra vita chi ci ferisce, chi consuma la nostra energia e ci impedisce di crescere.

Hai bisogno di un consiglio? Vuoi prendere un appuntamento? Contattami alla mail: elena.ferrari@mentallifting.com.

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Essere troppo accondiscendenti fa male alla pelle https://mentallifting.com/essere-troppo-accondiscendenti-fa-male-alla-pelle/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=essere-troppo-accondiscendenti-fa-male-alla-pelle https://mentallifting.com/essere-troppo-accondiscendenti-fa-male-alla-pelle/#respond Tue, 25 Jun 2019 06:34:28 +0000 https://mentallifting.com/?p=3644 Nella visione psicosomatica, la pelle non è solo un organo ma rappresenta molto di più: il nostro contatto con il mondo. La pelle è la parte di noi che dialoga con l’esterno, ecco perché va “ascoltata”, scoprendo cosa significano e come vanno affrontati tutti i disturbi che la possono affliggere. Quali sono i comportamenti che...

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Nella visione psicosomatica, la pelle non è solo un organo ma rappresenta molto di più: il nostro contatto con il mondo. La pelle è la parte di noi che dialoga con l’esterno, ecco perché va “ascoltata”, scoprendo cosa significano e come vanno affrontati tutti i disturbi che la possono affliggere.

Quali sono i comportamenti che salvano la pelle?

Chi soffre di malattie della pelle spesso, per evitare di esporsi nelle relazioni sociali, ricorre al silenzio e alla diplomazia. È così che, involontariamente, sviluppiamo relazioni malsane oppure facciamo fatica a stabilire una vera intimità. Il non detto si accumula fino a riversarsi sulla pelle, che si incarica di manifestare l’irritazione.

Cambiamenti, anche lievi, come il rossore, il pallore e la sudorazione esprimono i nostri stati d’animo, le nostre sensazioni, i nostri disagi. Se la pelle è il nostro organo bersaglio di tensioni e stress, anziché combattere i suoi disturbi solo con pomate e farmaci, impariamo a decodificare i suoi segnali. La regola fondamentale per guarire dalle malattie cutanee è relazionarsi con il mondo esterno in modo più naturale e spontaneo. Ecco quali sono gli atteggiamenti che ci aiutano.

Impara a dire di no, quando serve

Quando serve mettere paletti? Ad esempio in tutte quelle situazioni nelle quali non è chiara l’attribuzione di compiti e ruoli. Al lavoro, per esempio, ci si può ritrovare a fare ciò che spetterebbe a qualcun altro, oppure a dovere difendere la vita privata dall’intrusione dell’attività lavorativa. Stabilisci con chiarezza quello che ti compete e quello che ti è dovuto, poi sii deciso e fermo.

Segui l’istinto

Quante volte abbiamo la sensazione che “a pelle” una situazione non ci convinca oppure che sia la cosa giusta per noi? Dai più ascolto alle sensazioni di apertura, chiusura, alle attrazioni e alle repulsioni apparentemente immotivate: vedrai che quello che hai percepito non era sbagliato.

Accetta incertezza e cambiamento

Le situazioni e i momenti di passaggio spesso trovano il loro corrispettivo nella pelle che manifesta, ad esempio attraverso la psoriasi o l’acne, la difficoltà ad abbandonare la vecchia realtà per una nuova.

Nei momenti di transizione ciò che più ci turba è l’incertezza, l’incapacità di definire in modo chiaro le cose e di sapere cosa ci aspetta. Tutte le volte che ti capita di avvertire sentimenti contrastanti non costringerti a prendere una decisione affrettata, datti tempo e impara ad accogliere il cambiamento gradualmente.

Prenditi cura della tua pelle

Dopo il bagno o la doccia, abituati a massaggiare delicatamente tutto il corpo con una crema emolliente. Massaggiarsi aiuta a conoscere il proprio corpo e ad avvertirne i cambiamenti. Se poi compaiono sulla pelle all’improvviso eczemi o dermatite, o quando si aggravano i soliti disturbi, prova a far caso al tuo umore o a cosa sta succedendo nella tua vita.

Spesso dietro ad una manifestazione fisica, ci sono esigenze e turbamenti di tipo psico-emotivo che vanno considerati se si vuol risolvere il problema e non tamponare semplicemente la situazione.

E ricordati: prima della relazione con l’altro c’è la relazione con se stessi e, dal momento che la pelle delimita il nostro corpo, lo protegge e lo contiene, possiamo legare i problemi di pelle alla relazione non solo con l’altro ma anche e soprattutto con noi stessi.

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