adolescenti Archivi - Elena Ferrari Rinascere donna Mon, 09 Sep 2019 13:19:02 +0000 it-IT hourly 1 https://mentallifting.com/wp-content/uploads/2022/05/cropped-favicon-32x32.png adolescenti Archivi - Elena Ferrari 32 32 207833118 Autostima: non è un obiettivo ma un processo continuo https://mentallifting.com/autostima-non-e-un-obiettivo-ma-un-processo-continuo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=autostima-non-e-un-obiettivo-ma-un-processo-continuo https://mentallifting.com/autostima-non-e-un-obiettivo-ma-un-processo-continuo/#respond Mon, 09 Sep 2019 13:19:01 +0000 https://mentallifting.com/?p=3713 Una corretta autostima è un elemento centrale per una buona salute psicologica, sia da piccoli che da grandi. È un concetto molto importante per il nostro sviluppo perché rappresenta la valutazione che ognuno ha di sé stesso, della persona che è e delle cose che sa fare. La psicologia insegna che se pensi positivo, avrai...

L'articolo Autostima: non è un obiettivo ma un processo continuo proviene da Elena Ferrari.

]]>
Una corretta autostima è un elemento centrale per una buona salute psicologica, sia da piccoli che da grandi. È un concetto molto importante per il nostro sviluppo perché rappresenta la valutazione che ognuno ha di sé stesso, della persona che è e delle cose che sa fare.

La psicologia insegna che se pensi positivo, avrai molte più probabilità di farcela, a meno che non stia sottovalutando la prova che devi affrontare. Se invece hai ben presente di cosa si tratta, e pensi comunque di potercela fare, sarà molto più difficile fallire. Recuperare nella memoria quelle situazioni in cui ci siamo sentiti davvero in gamba, ci dà la carica e l’energia giusta per intraprendere una nuova sfida. Non solo in famiglia, ma anche a scuola, l’autostima dei bambini può trovare terreno fertile per il suo sviluppo oppure per il suo contrario, cioè essere limitata e dare origine a insicurezze gravi.

autostima

Autostima a scuola, il ruolo degli insegnanti

I piccoli arrivano a scuola che hanno già avuto modo di sviluppare la base della propria fiducia in sé stessi nel contesto familiare, ma sicuramente la scuola gioca un ruolo molto importante. Insegnanti ed educatori, infatti, assumono un ruolo determinante per la costruzione dell’autostima dei bambini. La scuola assume, quindi, un ruolo fondamentale nella formazione del bambino e del ragazzo perché è qui che sperimentano dei modelli e degli esempi a cui avvicinarsi.

Tutto questo è possibile a partire dalla scelta dei compiti da affrontare. Anche la scelta delle attività da svolgere per ogni bambino, infatti, deve essere ben pensata per favorire l’autostima a scuola. I bambini sono tutti diversi e portano con sé caratteristiche diverse. Questo non significa che ogni bambino deve fare solo le cose in cui riesce, anzi. Significa, invece, proporre ai bambini delle attività che, con impegno, si possono realizzare.

Non conta solo il risultato

A scuola, spesso, l’attenzione è concentrata sul voto. I bambini, indirettamente, percepiscono che l’importante è ottenere un buon risultato, indipendentemente da come ci si arriva. Niente di più pericoloso. L’importante, infatti, è il processo. L’attenzione deve essere posta sul processo, sull’impegno e sulla motivazione che il bambino ci mette nell’eseguire il compito.

In una società dove sembra importante solo raggiungere gli obiettivi, non è semplice trasmettere l’importanza di prestare attenzione al processo e all’impegno. È fondamentale, però, per il benessere dei bambini, che questo avvenga.

Il bambino che si impegna non sempre ottiene il risultato congruo alle energie messe in gioco. Il risultato, infatti, non dipende esclusivamente dallo sforzo che si mette in campo, ma esistono numerose variabili che determinano il successo o l’insuccesso.

Questo è un messaggio importante da far passare, ma è importante che siano gli adulti i primi a crederci. Non significa che il voto è indifferente, anzi, ma ciò che conta di più è il processo e l’impegno sottostante. È fondamentale capire le predisposizioni di ciascun bimbo e valorizzarle, aiutandoli però a potenziare le abilità meno sviluppate.

Evitare i confronti per non generare frustrazioni

I confronti, infatti, sono terribili e distruttivi, sia per chi ne esce sconfitto, sia per chi ne viene esaltato. Si possono confrontare le azioni, non le persone. Questo non significa che un bambino non può perdere, anzi. È molto importante insegnare ai bambini a tollerare la frustrazione della perdita.

Ma questo deve essere riferito ai comportamenti, non alla persona in sé. E, soprattutto, è meglio evitare i confronti, che possono solo dare adito a sentimenti di rabbia e tristezza, verso di sé o verso chi ne esce vincitore. Allo stesso tempo, essere sempre messo su un piedistallo rischia di essere molto pericoloso. Non fare esperienza dei propri limiti, infatti, crea aspettative troppo alte su di sé e, al primo fallimento, può creare uno scompenso nella visione che si ha di sé stessi.

Hai bisogno di un consiglio? Vuoi prendere un appuntamento? Contattami alla mail: elena.ferrari@mentallifting.com.

L'articolo Autostima: non è un obiettivo ma un processo continuo proviene da Elena Ferrari.

]]>
https://mentallifting.com/autostima-non-e-un-obiettivo-ma-un-processo-continuo/feed/ 0 3713
Come affrontare le prime esperienze amorose dei figli https://mentallifting.com/come-affrontare-le-prime-esperienze-amorose-dei-figli/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=come-affrontare-le-prime-esperienze-amorose-dei-figli https://mentallifting.com/come-affrontare-le-prime-esperienze-amorose-dei-figli/#respond Sat, 10 Aug 2019 07:38:20 +0000 https://mentallifting.com/?p=3683 Nel precedente articolo vi ho parlato di come gli adolescenti vivono le loro prime esperienze amorose e di come queste influenzano il loro modo di vivere le relazioni da adulti. Nonostante stiano crescendo, per i genitori può essere difficile accettare che i figli inizino a vivere le prime relazioni di coppia e le prime esperienze...

L'articolo Come affrontare le prime esperienze amorose dei figli proviene da Elena Ferrari.

]]>
Nel precedente articolo vi ho parlato di come gli adolescenti vivono le loro prime esperienze amorose e di come queste influenzano il loro modo di vivere le relazioni da adulti. Nonostante stiano crescendo, per i genitori può essere difficile accettare che i figli inizino a vivere le prime relazioni di coppia e le prime esperienze sessuali. Spesso l’argomento suscita imbarazzo, ma è bene non fare gli struzzi e girare la testa dall’altra parte, perché il ruolo di un genitore nell’educazione sentimentale dei figli è fondamentale.

Educare l’affettività e la sessualità dei figli

Parlare di sessualità non è semplice e molto spesso diventa un argomento imbarazzante che non si riesce ad affrontare. Il messaggio che i genitori devono trasmettere è che anche se si tratta di prime esperienze amorose, quello che conta è che si tratta comunque di esperienze sentimentali e che ci sono dei valori quali il rispetto, la dignità di entrambi i membri della coppia che vanno difesi. Questo messaggio è ancora più importante se si hanno delle figlie perché, oggi più che mai, dobbiamo trasmettere loro non solo la capacità di amare ma soprattutto di farsi amare e rispettare.

Ecco perché è importante educare i figli all’affettività. Già nel corso delle prime esperienze, ogni adolescente deve capire l’importanza del sostegno reciproco all’interno della coppia, pur in un progetto di breve durata. E, allo stesso tempo, è importante che impari a valorizzare se stesso nel rapporto a due. Il genitore deve essere presente, affiancando i figli quando serve. Oggi il ventaglio di possibilità è molto ampio, l’omosessualità non è più un tabù e, alla fine, la scelta è dell’adolescente. A noi genitori spetta il compito di sempre bene informati e agire come una sorta di consulente per i figli rispetto al mondo dell’amore e della sessualità. Altrimenti rischiamo di perdere credibilità come figura di riferimento.

Sesso senza amore, sesso e amore. Che differenza?

Un buon modo per far fronte alle prime esperienze amorose dei figli è quello di costruire intorno a loro un contesto, che significa gettare le basi di quei valori centrali in ogni relazione. Poi, è il momento di parlare di sessualità.

Non è opportuno, però, affrontare l’argomento solo in termini di cautele, virus e gravidanze indesiderate. È importante, invece, orientare la sessualità come scambio di doni dove si vuole dare e ricevere. Piacere, intimità, confidenza sono tutti aspetti di questo scambio che è auspicabile avvenga in una relazione amorosa, altrimenti è solo la soddisfazione di un istinto.

I costumi sessuali sono cambiati molto rispetto al passato e oggi, spesso, la ‘prima volta’ è vissuta più precocemente. È bene essere preparati.  

In genere, oggi i giovani sono abbastanza informati su malattie e contraccezione, ma a volte hanno una visione un po’ confusa e parziale. In ogni caso, è fondamentale aiutarli a fare scelte consapevoli, monitorarli in modo non invasivo, senza imporre nulla.

Se la famiglia fatica a parlare di questi temi o non è abbastanza preparata, può sempre proporre di farlo insieme o indirizzare il figlio verso un consultorio dove è presente uno spazio giovani.

È importante, comunque, che l’adulto sia pronto al dialogo quando occorre, perché un buon dialogo è lo strumento più efficace per affrontare al meglio questa fase della vita dei nostri figli.

Per prima cosa è molto importante rispettare il sentimento che prova, senza minimizzare o ridicolizzare le sue emozioni. Molto spesso quello che agli occhi di mamma e papà sembra una semplice e passeggera cotta, per un teenager può essere gigantesco problema o una fonte di ansia e turbamento.

Per far sì che vostro figlio adolescente si senta libero di esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti è indispensabile che esista un rapporto di fiducia, costruito nel tempo.  Fondamentale in questo senso è la capacità dell’adulto di mettersi in discussione, cercando il dialogo, l’empatia e la comunicazione.

Un’altra regola fondamentale per gestire le prime cotte dei propri figli è informarsi e ascoltare senza essere invadenti: la privacy è un bisogno quasi primario che un adolescente sente di avere.

Non sbirciate tra le cose di vostro figlio, non leggete il suo diario o il suo cellulare per sapere in che situazione sentimentale si trova. Tutte le informazioni dovrebbero arrivare dal diretto interessato, all’interno di un clima positivo di confidenza e fiducia reciproca.

Infine, fate capire ai vostri ragazzi che possono porvi tutte le domande e perplessità che li angustiano. All’inizio è naturale che i figli provino imbarazzo, ma se si sentono accolti e non giudicati, si aprono totalmente.

L'articolo Come affrontare le prime esperienze amorose dei figli proviene da Elena Ferrari.

]]>
https://mentallifting.com/come-affrontare-le-prime-esperienze-amorose-dei-figli/feed/ 0 3683
Amore adolescenziale, tra romanticismo e sessualità https://mentallifting.com/amore-adolescenziale-tra-romanticismo-e-sessualita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=amore-adolescenziale-tra-romanticismo-e-sessualita https://mentallifting.com/amore-adolescenziale-tra-romanticismo-e-sessualita/#respond Fri, 09 Aug 2019 15:25:52 +0000 https://mentallifting.com/?p=3680 L’adolescenza, si sa, è la fase della vita in cui si rincorre l’amore con maggiore enfasi, ed è a quest’età che lo si scopre realmente. Il primo amore viene vissuto con molta intensità, speranze, idealizzazioni ma anche con sofferenza per i momenti di crisi o per la fine della relazione. L’amore, in questa età della...

L'articolo Amore adolescenziale, tra romanticismo e sessualità proviene da Elena Ferrari.

]]>
L’adolescenza, si sa, è la fase della vita in cui si rincorre l’amore con maggiore enfasi, ed è a quest’età che lo si scopre realmente. Il primo amore viene vissuto con molta intensità, speranze, idealizzazioni ma anche con sofferenza per i momenti di crisi o per la fine della relazione. L’amore, in questa età della vita, è dunque totalizzante, tanto da diventare un’emozione difficile da gestire. È un momento magico perché si provano, per la prima volta, sensazioni molto intense che il nostro cervello deve imparare a gestire.

Adolescenza e amore: un bagaglio di esperienza per l’età adulta

L’adolescenza è caratterizzata da conflitti ed è un periodo molto critico anche per i profondi mutamenti fisiologici, psichici e relazionali. Il corpo si trasforma sino ad assumere le sembianze di un corpo “quasi” adulto.

In una società che investe molto sul mito della bellezza, sull’apparire, trascurando quindi l’interiorità, accade che gli adolescenti, così preoccupati dai loro mutamenti fisici, ne risentano eccessivamente, dando a volte troppo spazio all’aspetto esteriore nelle prime scelte sentimentali. Il fattore estetico diventa così il criterio su cui si pensa di essere scelti e su cui basare il successo sociale.

Cambia profondamente anche il modo di vivere gli affetti. Nel primo amore, l’adolescente si sperimenta nella coppia e diventa il protagonista di un gioco sino a quel momento sconosciuto: il gioco dell’amore. In questo gioco è fondamentale sentirsi accettati, per potersi accettare. Il partner diventa così uno specchio fedele, fonte di sicurezza e centro dei propri interessi.

L’adolescenza è anche la fase in cui il “surplus” di energia determina la capacità di vivere l’innamoramento come possibile via d’uscita dal senso di solitudine che spesso affligge i ragazzi. Gli adulti spesso sottovalutano i sentimenti degli adolescenti, che invece vivono con grande serietà e profonda intensità i loro primi amori, preparandosi così a vivere quelli successivi.

Infatti sono i primi amori carichi di entusiasmo e di speranze a influenzare il proprio orientamento sessuale, il modo di vivere l’amore e la capacità di formare una coppia stabile in età adulta.

Gli adolescenti vivono, per definizione, in un territorio dai confini mutevoli e imprecisi, nuotano nell’incertezza, e la confusione è il loro status fisiologico, proprio perché in questa età di transito tutto è da scoprire, da sperimentare, da apprezzare o rifiutare e, il percorso verso l’età adulta è carico di imprevisti, eccitazione e paura.

È infatti un’età di passaggio, di prova, è un momento ricco e irripetibile nella vita dell’uomo, ma è, allo stesso tempo, connotato da difficoltà, ansie, batticuori per la fatica emotiva di riconoscersi e costruire la propria identità. Si tratta di un viaggio verso il futuro con una mente e un corpo nuovi carichi di domande e di aspettative.

Sesso e amore ai tempi di Internet

È sotto gli occhi di tutti, ormai, che gli adolescenti di oggi sono costantemente connessi a Internet. Tra tutti i contenuti disponibili nella rete, quelli sessuali costituiscono una buona fetta. Ricerche internazionali parlano di fruizione di contenuti sessuali da parte di bambini/ragazzi tra i 9 e i 17 anni in costante aumento.

Sembra un fenomeno inarrestabile, soprattutto tra i maschi, che accedono a contenuti pornografici, in percentuale doppia rispetto alle femmine, già tra i 10 e i 13 anni. Insomma il consumo di pornografia sembra essersi esteso e generalizzato da quando esiste il web.

Di positivo c’è che in fondo i nativi digitali non sono poi così diversi dagli adolescenti di qualche anno fa, che utilizzavano le riviste “specializzate” presenti in tutte le edicole. Ciò che li muove è la curiosità, condividono ciò che sanno con i loro pari, come accadeva un tempo e, nella maggioranza dei casi, il sesso virtuale è solo una componente aggiuntiva alle relazioni sociali che hanno nella vita reale.

Di rischioso c’è che questi ragazzi non trovano un adulto competente che sia in grado di comunicare con loro su questo argomento, di metterli in guardia di fronte ai pericoli della rete e di fornirgli le giuste competenze, non solo in campo sessuale, ma anche in campo affettivo, emotivo, relazionale.

Nel prossimo articolo vi parlerò di come i genitori, e gli adulti in genere, possono aiutare i ragazzi a vivere serenamente questo importante momento di crescita.

L'articolo Amore adolescenziale, tra romanticismo e sessualità proviene da Elena Ferrari.

]]>
https://mentallifting.com/amore-adolescenziale-tra-romanticismo-e-sessualita/feed/ 0 3680
Adolescenti alla scoperta del mondo tra voglia di libertà e di crescita https://mentallifting.com/adolescenti-alla-scoperta-del-mondo-tra-voglia-di-liberta-e-di-crescita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=adolescenti-alla-scoperta-del-mondo-tra-voglia-di-liberta-e-di-crescita https://mentallifting.com/adolescenti-alla-scoperta-del-mondo-tra-voglia-di-liberta-e-di-crescita/#respond Mon, 05 Aug 2019 08:15:46 +0000 https://mentallifting.com/?p=3677 In un precedente articolo vi ho parlato delle prime vacanze da soli per i vostri bambini, oggi voglio affrontare lo stesso argomento ma dal punto di vista degli adolescenti. Presto o tardi arriva il momento in cui i ragazzi non vogliono più trascorrere tutte le vacanze estive con i genitori e chiedono di fare un...

L'articolo Adolescenti alla scoperta del mondo tra voglia di libertà e di crescita proviene da Elena Ferrari.

]]>
In un precedente articolo vi ho parlato delle prime vacanze da soli per i vostri bambini, oggi voglio affrontare lo stesso argomento ma dal punto di vista degli adolescenti. Presto o tardi arriva il momento in cui i ragazzi non vogliono più trascorrere tutte le vacanze estive con i genitori e chiedono di fare un viaggio con gli amici o di restare a casa da soli o andare in vacanza con ragazza/ragazzo di cui sono innamorati.

L’estate è solitamente il periodo in cui i figli adolescenti vogliono sperimentare maggiore libertà anche nelle relazioni di coppia. I primi amori rappresentano esperienze molto importanti per i ragazzi: il passaggio verso un maggiore distacco dalla famiglia e la voglia di mettersi in gioco anche nelle relazioni affettive. Per i più grandi quindi, è normale desiderare di trascorrere una parte delle vacanze in coppia e questo può creare ansie e preoccupazioni in mamma e papà.

Adolescenti e genitori un rapporto non sempre facile

Talvolta, questo bisogno di indipendenza può diventare fonte di conflitti e litigi in famiglia. Il ruolo dei genitori, soprattutto in queste fasi evolutive, non è semplice, perché dobbiamo essere presenti, offrire continuità, sostenere la loro crescita e mantenere sempre il dialogo e la fiducia a dispetto delle nostre ansie e paure.

Per mamma e papà può essere difficile accogliere subito le richieste dei ragazzi, sperimentiamo emozioni ambivalenti e di certo tante sono le nostre ansie e le preoccupazioni. Inutile far finta di niente: possiamo essere i genitori più aperti e libertari del mondo, ma quando nostro figlio, o nostra figlia adolescente, parte per la prima volta da solo, il cuore ci si riempie di preoccupazione. Non significa necessariamente che non abbiamo fiducia in loro, il più delle volte, non ci fidiamo del mondo che viviamo e delle sue “insidie”. Che sono tante, ma in fondo non così diverse da quelle che abbiamo affrontato noi alla loro età.

Il senso del viaggio per i gli adolescenti

Nell’immaginario giovanile, il viaggio o la vacanza senza genitori ha il medesimo significato simbolico di quello che un tempo erano i rituali di iniziazione che separavano l’infanzia dall’età adulta. Il viaggio non significa solo poter godere di una libertà a 360 gradi, mai avuta prima, ma un momento di crescita, il bisogno di dimostrare a se stessi, e agli adulti, che si è capaci di prendere decisioni e di provvedere ai propri bisogni. In poche parole, l’importanza di questa esperienza va oltre i desideri, pur comprensibili, di divertirsi senza limiti, poter decidere dove andare, cosa mangiare, a che ora dormire.

Come comportarsi di fronte alla richiesta dei figli?

Bisogna affrontare con serenità il loro bisogno di mettersi alla prova ed esplorare il mondo. Questo non significa lasciare completamente il controllo ai ragazzi, ma cercate di arrivare ad una soluzione condivisa, anche se può essere complicato, dando anche dei limiti quando necessario.

Se sono ancora minorenni, anzichè vietare a priori questa esperienza, si può optare per viaggi organizzati o campi estivi che offrono l’occasione per stare in mezzo alla natura, fare sport, seguire corsi di lingua, laboratori teatrali o di musica. Ricorrere a queste soluzioni più soft può rappresentare un buon compromesso per genitori e ragazzi.

Può non essere facile arrivare ad un accordo condiviso ma è importante che vi mostriate sereni e fiduciosi rispetto ai loro desideri, stabilendo però anche delle condizioni importanti e non negoziabili, così da pianificare una vacanza che metta tutti d’accordo.

Pretendiamo che ci diano le notizie essenziali del loro viaggio: non è obbligatorio sentirsi tutti i giorni, ma qualunque genitore si spaventa se non ha notizie dei figli per troppi giorni.

I ragazzi di oggi sono molto informati ma è bene ugualmente ricordare loro i rischi delle malattie sessualmente trasmissibili e raccomandare l’uso del preservativo. Che ci piaccia o no, stiamo parlando dell’età nella quale il sesso entra nelle loro vite.

Non subissateli di prediche riguardo i pericoli sull’uso di alcool e droghe, purtroppo lasciano spesso il tempo che trovano. Insistere su questi argomenti può essere letto dagli adolescenti come una mancanza di fiducia e ottenere l’effetto opposto. Ricordiamoci sempre che poche cose stimolano un’adolescente come infrangere le regole.

Hai bisogno di un consiglio? Vuoi prendere un appuntamento? Contattami alla mail: elena.ferrari@mentallifting.com.

L'articolo Adolescenti alla scoperta del mondo tra voglia di libertà e di crescita proviene da Elena Ferrari.

]]>
https://mentallifting.com/adolescenti-alla-scoperta-del-mondo-tra-voglia-di-liberta-e-di-crescita/feed/ 0 3677